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Transizione ecologica: cos’è e perché è importante

Transizione ecologica: cos’è e perché è importante

Approccio glocal, debito ambientale, climate change, inquinamento e qualità dell’aria. E ancora, inquinamento chimico, ciclo del rifiuto, uso delle risorse naturali, sistema cibo e biodiversità. Questi sono solo alcuni dei temi centrali inseriti nell’agenda del nuovo Ministero per la Transizione Ecologica. Nato ufficialmente il 26 febbraio 2021, il Ministero per la Transizione Ecologica segna una vittoria per le associazioni ambientaliste. Si pone infatti in prima linea nella realizzazione degli obiettivi auspicati dall’unione europea. Un’Europa più green, più ecologica e più digitale.

Ma cosa significa, nello specifico, il termine “transizione ecologica”?

Cos’è la transizione ecologica?

Con il termine transizione ecologica ci si riferisce alla transizione energetica (efficienza energetica, preferenza per le energie rinnovabili), alla transizione industriale (produzione locale di beni riciclabili in un'ottica di economia circolare) e alla transizione agroalimentare (sostituzione di un'agricoltura industriale con una biologica).

I settori interessati

Molti altri settori sono stati influenzati dai principi di transizione. Nella pianificazione urbana, la transizione ha comportato il ricorso alla densificazione urbana, la generazione di spazi verdi, l'efficienza energetica, ecc. Inoltre, nel settore dei trasporti, l'ecomobilità è emersa come la soluzione principale: car sharing, autobus elettrici, biciclette pubbliche.

Anche le istituzioni finanziarie e gli incentivi fiscali stanno diventando una realtà, proprio come altre forme di istruzione che si basano sulla cooperazione e la complementarità. Grazie alla sua dinamica dal basso, la partecipazione dei cittadini è fondamentale per il funzionamento di queste iniziative. (Fonte: Europe observatory of Transition)

È proprio in questa ottica che in Italia, alcuni partiti e associazioni ambientaliste hanno richiesto a gran voce l’istituzione di un ministero specifico. Un ministero che potesse rispondere agli obiettivi stipulati dall’Unione europea in termini di ecosostenibilità.
Ciò ha portato finalmente alla creazione del Ministero della Transizione Ecologica. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha deciso di affidarlo allo scienziato Roberto Cingolani.

Nascita del Ministero per la Transizione ecologica

Come asserito ufficialmente dal governo in un comunicato ufficiale del 26 febbraio 2021:

“Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge “Ministeri”, che riorganizza competenze e strutture di alcuni dicasteri. Nasce ufficialmente con tale provvedimento il Ministero della Transizione ecologica (Mite), che sostituisce il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ampio è l’ambito di azione del nuovo dicastero, che assorbe, oltre a tutte le competenze dell’ex Ministero dell’Ambiente, anche alcune delle competenze chiave nel processo della transizione ecologica, inerenti principalmente il settore dell’energia. In quest’ottica è previsto il passaggio nella nuova struttura di alcune Direzioni del Ministero dello Sviluppo economico".

Il Comunicato ufficiale continua asserendo che:

Il decreto [...] istituisce inoltre, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE) con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione. Il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri, o, in sua vece, dal ministro della Transizione ecologica, ed è composto dal ministro per il Sud e la coesione territoriale, dai ministri della Transizione ecologica, dell`Economia e delle finanze, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, della Cultura e delle Politiche agricole, alimentari e forestali.” (Fonte: Minambiente)

Tra le prime parole pronunciate dal ministro Roberto Cingolani, un pensiero particolare è diretto alle generazioni future:

“Voglio porre l’accento sul nuovo acronimo del Ministero: MiTE. La mitezza è la virtù perduta che va recuperata e che indica il modo in cui intendiamo operare: puntare sulla forza degli argomenti e sulla consapevolezza della sfida ambientale e sociale, confrontandosi con grande apertura, avendo a cuore le future generazioni"

Roberto Cingolani-Ministro per la Transizione Ecologica

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