Da noi paghi in 3 Rate a Tasso 0

Cos’è e a cosa serve il Demanufacturing?

Cos’è e a cosa serve il Demanufacturing?

Preservare il pianeta è un atto imprescindibile per la realizzazione di un futuro in cui le persone e la natura possano prosperare insieme. Questa visione è realizzabile, ma per concretizzarla bisogna sviluppare azioni specifiche. Tra queste azioni, spicca il demanufacturing.

Cosa significa questo termine? E perché è importante?

L'aumento dei tassi di smaltimento dei prodotti e la velocità dello sviluppo tecnologico stanno creando una nuova sfida nel campo della gestione dei rifiuti. Questa sfida consiste nella possibilità di riciclare tutto ciò che rientra nell'elettronica e recuperare metalli preziosi. Il demanufacturing è proprio questo. È un processo che consiste nello smontaggio e nel riciclaggio di prodotti di consumo che altrimenti verrebbero scartati. L'obiettivo del demanufacturing è quello di rimuovere e riciclare ogni componente utilizzabile in un dispositivo elettronico piuttosto che gettarlo in una discarica e sprecare materiali altrimenti riutilizzabili. Un esempio? La scheda madre e le parti metalliche di un computer. Esse possono essere infatti fuse per recuperare i metalli, che possono quindi essere utilizzati per creare nuovi computer o altri dispositivi.

Il problema dei rifiuti elettronici

I livelli di consumo di elettronica sono elevati sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo e molti prodotti elettronici di consumo sono progettati con una durata di vita breve. Una volta che un articolo elettronico ha raggiunto la fine del suo utilizzo, infatti, hanno inizio i primi problemi. Mentre alcuni componenti elettronici vengono riciclati, molti vengono gettati nelle discariche.
Se non riciclate, queste sostanze chimiche possono contaminare le discariche ed entrare nella rete idrica. Tutto ciò ha reso la gestione dei rifiuti elettronici una questione di preoccupazione per l'ambiente e la salute. Ed è qui che entra in campo il processo di demanufacturing. Ne abbiamo parlato nel nostro articolo: Rifiuti Raae.

Il demanufacturing e l’economia circolare

Un'economia circolare è un sistema economico a circuiti chiusi in cui materie prime, componenti e prodotti perdono il loro valore il meno possibile, vengono utilizzate fonti di energia rinnovabile e il pensiero sistemico è al centro. Quando un computer viene distrutto, fino al 30% del prodotto finale non può essere recuperato. Quando piombo, vetro, mercurio, plastica, acciaio, alluminio, rame e ottone vengono mescolati, tutti i materiali sono a rischio di contaminazione. Ed è qui che entra in scena il demanufacturing. Proprio in un’ottica di costruzione e ricostruzione della salute generale del sistema, di generazione di nuove opportunità economiche e commerciali e di vantaggi ambientali e sociali.

Il processo di demanufacturing

Questo termine, coniato per la prima volta dal professor Walter W. Olson e dal professor John W. Sutherland nel 1993, assume oggi un significato ancora più importante inserendosi in un processo di sostenibilità a favore di un’economia circolare che possa incentivare il rispetto per l’ambiente, lo sviluppo delle comunità locali e il riutilizzo di pezzi di prodotti elettronici in grado di far risparmiare parecchio denaro.

Il processo di demanufacturing consiste concretamente nello smontare i prodotti elettronici nelle loro parti di base come scheda madre, memoria, alimentatore, disco rigido, unità CD, unità DVD, adattatori video, audio ed Ethernet, cavi e cavi in metallo e plastica.
I computer possono essere smontati in modo che le parti possano ancora essere utilizzate o vendute. Ad esempio, la memoria può portare un valore maggiore se riutilizzata come memoria piuttosto che venduta come scarto.

I rifiuti elettronici hanno componenti preziosi come circuiti stampati e processori che contengono più oro del minerale oro stesso. Filo, acciaio, memoria, plastica, alluminio, rame e altri componenti possono avere valore se lavorati da un riciclatore specializzato.
Il miglior valore deriva dal salvataggio e dalla lavorazione di grandi quantità degli stessi materiali.

Secondo Anne E. Maczulak PhD presso l'Università del Kentucky, autrice di più di 10 libri sulla biologia e l'ecologia:

"Il primo passo per trattare i rifiuti elettronici consiste nello smantellarli nei loro componenti in un processo chiamato demanufacturing. Demanufacturing e riciclaggio delle parti recuperate possono essere pensate, collettivamente, come metodo di trattamento per i rifiuti elettronici. Dal cinque al 10 percento dei computer scartati subisce questa smantellamento e viene quindi dotato di nuove unità”

Numeri importanti che segnano la rotta verso un futuro più sostenibile del quale noi tutti, con il nostro impegno quotidiano, le nostre azioni e i nostri comportamenti green, possiamo essere i più grandi artefici. Stay Green!